Da almeno un decennio ha preso piede la festa di Halloween, importata da oltre oceano (come tante altre cose) e molto cara a bambini e ragazzi, specialmente il rito “dolcetto o scherzetto?”.
Nel vecchio mondo invece, almeno da queste parti, la celebrazione non è mai stata la notte del 31 ma il 1°Novembre, la ricorrenza di Ognissanti, giorno di festività nazionale accorpata per convenienza logistica ed economica alla ricorrenza dei Defunti, il giorno 2 Novembre.
E non ha mai avuto una connotazione di festa e divertimento anche se in realtà, l’occasione era perfetta per rivedere i parenti e gustare un buon pranzo!
Perché si sa, in Italia ogni pretesto è buono per farsi una bella mangiata innaffiata da litri di vino! Alla salute dei cari estinti!
Quando il calendario lo permette, il “ponte dei morti” è anche l’ultima occasione prima delle vacanze natalizie di andare da qualche parte per tre/quattro giorni. Vi porto un esempio così mi spiego meglio. Se il primo Novembre cade di giovedì, il venerdì funge da ”ponte” per arrivare al sabato e alla domenica. Ecco che prendendo un unico giorno di vacanza dal lavoro o dalla scuola, si riescono ad avere 4 giorni liberi! Una cosa tutta italiana, oppure c’è anche da voi?
Scavando in un passato non troppo lontano ricordo mio padre che ci raccontava della vita in campagna e di come, da bambini, si giocasse a palla usando qualsiasi cosa rotolasse. Ecco, in autunno le zucche “matte” (quelle non commestibili per capirci) svuotate dalla polpa e dai semi che si davano ai maiali, assolvevano a questo compito oppure, udite, udite, venivano intagliate e lasciate all’aperto con una candela all’interno! Esattamente come l’odierna zucca di Halloween! Ma allora qualcosa in comune con la festa statunitense c’è!
E non finisce qui. Nelle campagne desolate e umidissime, grande paura mista a meraviglia destavano i fuochi fatui, delle fuori-uscite di gas naturale dal terreno che, a contatto con l’ossigeno, si incendiavano spaventando grandi e piccini e alimentando storie e credenze di fantasmi e di spiriti dei defunti in visita.
In altre zone d’Italia, la sera del 31 Ottobre si lascia la tavola apparecchiata nel caso in cui l’anima di qualche defunto rientrato temporaneamente dal mondo dei morti volesse rifocillarsi e riposare. Questo ci riporta all’antica tradizione del “Dia de los muertos” presente soprattutto in Messico e nei paesi latinoamericani dove s’imbastiscono festeggiamenti per il ritorno temporaneo dei cari estinti nel regno dei vivi.
Alla fine tutto torna, con buona pace dei detrattori di Halloween.
In ogni caso, quest’anno niente feste e assembramenti né trick or treat ma se vi è piaciuto l’articolo condividete sui social e visitate la pagina delle Esperienze per scoprire il tour Delitti e Misteri: è disponibile sempre e può essere personalizzato su misura!